Investimenti sostenibili 4.0

Lo strumento intende sostenere nuovi investimenti delle piccole e medie imprese italiane innovativi e sostenibili volti a favorire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa, orientando la ripresa degli investimenti verso ambiti strategici per la competitività e la crescita sostenibile del sistema economico.

 

 

A chi si rivolge?

La misura si rivolge alle piccole e medie imprese del manifatturiero (esclusi i settori non ammissibili in base alla disciplina sugli aiuti di Stato) e dei servizi alle imprese che, alla data di presentazione della domanda, soddisfino i seguenti requisiti:

  • – siano regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese;
  • – siano nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non siano in difficoltà alla data del 31/12/2019, siano in regola con le disposizioni in materia di normativa edilizia, del lavoro, della prevenzione infortuni, della salvaguarda ambientale e con i versamenti contributivi;
  • – siano in regime di contabilità ordinaria ed abbiano almeno due bilanci depositati o, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi presentate;
  • – non abbiano effettuato, nei due anni precedenti alla domanda di agevolazione, una delocalizzazione dell’unità produttiva verso uno stabilimento situato in un’altra parte dello Spazio Economico Europeo (SEE) che realizzi prodotti o servizi oggetto dell’investimento e si impegnino a non delocalizzare l’unità produttiva nei due anni successivi.

 

Cosa finanzia?

Sono ammissibili alle agevolazioni i programmi che prevedono la realizzazione di investimenti innovativi, sostenibili e con contenuto tecnologico elevato e coerente al piano nazionale Transizione 4.0, attraverso l’utilizzo delle tecnologie abilitanti indicate dal decreto, in grado di aumentare il livello di efficienza e di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica dell’impresa proponente.

Le attività agevolabili devono essere dirette alternativamente ad una delle seguenti finalità:

  • – all’ampliamento della capacità produttiva,
  • – alla diversificazione della produzione,
  • – al cambiamento fondamentale del processo di produzione,
  • – alla realizzazione di una nuova unità produttiva.

Per i programmi caratterizzati da un particolare contenuto di sostenibilità, sono previsti specifici criteri di valutazione e priorità. Sono considerati tali i programmi volti:

  • – alla transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare
  • – al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa

Ai fini dell’ammissibilità, i programmi di investimenti devono:

  1. a) prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. L’ammontare delle spese riconducibili alle predette tecnologie deve, in particolare, risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma;
  2. b) essere realizzati presso un’unità produttiva localizzata nel territorio nazionale e nella disponibilità dell’impresa alla data di presentazione della domanda di agevolazione, fatta eccezione per i programmi diretti alla realizzazione di una nuova unità produttiva;
  3. c) rispettare le soglie di importo delle spese ammissibili di seguito specificate, fermo restando che i programmi di investimento possono prevedere spese di importo complessivamente superiore alle predette soglie e che, in tale evenienza, la parte eccedente non è oggetto delle agevolazioni;
  4. d) essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e prevedere un termine di ultimazione non successivo a 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.
  5. e) rispettare il principio europeo del DNSH verificato sulla base delle istruzioni per l’attuazione in sede nazionale degli investimenti per la ripresa e la resilienza.

Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di agevolazione.

 

Quali sono le spese ammissibili?

Sono ammissibili le spese relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali che immateriali che riguardino:

  1. A) macchinari, impianti e attrezzature;
  2. B) opere murarie, nei limiti del 40% dei costi ammissibili;
  3. C) programmi informatici e licenze per l’uso dei beni di cui al punto a);
  4. D) acquisizione di certificazioni ambientali;

Per i progetti finalizzati all’efficientamento energetico, sono altresì ammissibili le spese aventi ad oggetto servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica di cui al D.Lgs. 4 luglio 2014, n.102, relativa all’unità oggetto di domanda.

Per quanto riguarda le imprese la cui attività si svolge in una regione del Mezzogiorno – Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna – l’investimento minimo deve essere di 500 mila euro, con un tetto massimo di 3 milioni (e comunque 80% dell’ultimo fatturato), mentre per le altre regioni la fascia è compresa tra un minimo di 1 milione e un massimo di 3 milioni di euro.

Le spese di cui sopra devono inoltre:

  • – essere relative a beni nuovi di fabbrica;
  • – essere riferiti a beni ammortizzabili, capitalizzati nell’attivo patrimoniale e che mantengano la loro funzionabilità rispetto al programma finanziato per almeno 3 anni dalla data di erogazione a saldo;
  • – essere riferiti a beni utilizzati esclusivamente nell’unità produttiva oggetto del programma di investimento;
  • – essere pagate mediante bonifici bancari o Ri.ba. in modo da consentire la piena tracciabilità;
  • – qualora riferite a mezzi mobili (non targati), devono riguardare unicamente quelli identificabili a servizio dell’unità produttiva oggetto di domanda.

In cosa consiste l’agevolazione?

Le agevolazioni saranno concesse sotto forma del contributo a fondo perduto in conto impianti con un intensità massima diversa a seconda del territorio e della dimensione d’impresa:

  •  -Per i programmi realizzati nella ZONA A nei territori di Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, il contributo massimo è del 60% delle spese per le micro e piccole imprese, mentre è del 50% per le medie imprese;
  • – Per i programmi realizzati nella ZONA A nei territori di Basilicata, Molise e Sardegna, il contributo massimo è del 50% delle spese per le micro e piccole imprese, mentre è del 40% per le medie imprese;
  • – Per i programmi realizzati in aree diverse dalla ZONA A (restanti regioni Centro-Nord), il contributo massimo è del 35% delle spese per le micro e piccole imprese, mentre è del 25% per le medie imprese;

Inoltre, per le imprese della ZONA A è prevista una maggiorazione del 5% se il programma di investimenti viene concluso in 9 mesi, invece di 12.

 

Come si ottiene?

Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello, con valutazione dei progetti secondo l’ordine cronologico di presentazione.

Le domande saranno presentabili a partire dal 18 maggio 2022, con possibilità di pre-caricare i progetti e la documentazione utile a partire dal 4 maggio 2022.

Le imprese beneficiarie hanno diritto alle agevolazioni esclusivamente nei limiti delle disponibilità finanziarie. Ad avvenuto esaurimento delle risorse finanziarie disponibili, le domande presentate nell’ultimo giorno utile ai fini della concessione delle agevolazioni sono ammesse all’istruttoria in base alla posizione assunta nell’ambito di una specifica graduatoria, fino a esaurimento delle medesime risorse.

La graduatoria è formata in ordine decrescente sulla base del punteggio attribuito a ciascuna impresa proponente determinato dalla somma dei punteggi di cui a specifici indicatori riportati sul decreto.

Le agevolazioni sono erogate dal soggetto gestore in non più di tre stati di avanzamento lavori, a seguito della presentazione di richieste inerenti alla realizzazione del programma di investimento, per un ammontare almeno pari al 25% dell’importo complessivo dell’investimento ammesso, ad eccezione dell’ultima richiesta di erogazione che può essere riferita ad un importo inferiore.

Le agevolazioni sono erogate secondo una delle seguenti modalità:

  1. a) sulla base di titoli di spesa non quietanzati attraverso l’utilizzo di un conto corrente vincolato;
  2. b) sulla base di titoli di spesa quietanzati attraverso l’utilizzo di un conto corrente bancario ordinario.

La richiesta di erogazione a saldo delle agevolazioni concesse deve essere presentata entro e non oltre 60 giorni dalla data di ultimazione dell’investimento.



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