- 7 giugno 2022
- Posted by: utenza
- Categoria: News
La misura è finalizzata a migliorare la qualità dell’offerta ricettiva in attuazione della linea progettuale “miglioramento delle infrastrutture di ricettività attraverso lo strumento del tax credit” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
A chi si rivolge?
La misura agevolativa è rivolta a:
– le imprese alberghiere (alberghi, villaggi albergo, residenze turistico-alberghiere, alberghi diffusi e altre strutture definite come “alberghiere” dalle specifiche normative regionali);
– le strutture che svolgono attività agrituristica, come definita dalla L.96/2006 e dalle pertinenti norme regionali;
– le strutture ricettive all’aria aperta (campeggi, villaggi turistici, aree di sosta, parchi vacanze);
– imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, ivi compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici e i parchi tematici;
I soggetti sopra possono essere:
1) imprese che gestiscono, in virtù di contratto registrato, un’attività ricettiva o di servizio turistico in immobili di terzi, ovvero
2) imprese titolari del diritto di proprietà delle strutture immobiliari in cui viene esercitata l’attività imprenditoriale turistica di cui ai precedenti punti.
Inoltre, alla data di presentazione della domanda, i richiedenti devono:
– essere regolarmente costituiti e iscritti al Registro delle Imprese e inserite negli elenchi, albi, anagrafi previsti dalla rispettiva norma di riferimento;
– trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e avere stabile organizzazione in Italia;
– essere in regola con le disposizioni vigenti in materia edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione infortuni, della salvaguardia dell’ambiente e con gli obblighi contributivi;
– essere in regime di contabilità ordinaria;
– avere ricevuto una positiva valutazione di merito del credito da parte di una Banca Finanziatrice e disporre di una delibera di finanziamento dalla medesima banca.
Cosa finanzia?
Gli interventi ammissibili devono riguardare:
- interventi di riqualificazione energetica delle strutture, ivi compresa la sostituzione integrale o parziale dei sistemi di condizionamento in efficienza energetica dell’aria;
- interventi di riqualificazione antisismica;
- interventi di eliminazione delle barriere architettoniche;
- interventi edilizi funzionali alla realizzazione degli interventi di cui alle lettere a) e b);
- interventi per la realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali;
- interventi di digitalizzazione;
- interventi di acquisto/rinnovo di arredi;
- interventi riguardanti i centri termali, i porti turistici, i parchi tematici, inclusi i parchi acquatici e faunistici.
I programmi devono essere organici e funzionali all’attività esercitata, avviati successivamente alla presentazione della domanda ed entro sei mesi dalla stipula del contratto di finanziamento, realizzate in una o più unità locali della richiedente, di importo complessivo non inferiore a 500.000 euro e non superiori a 10 milioni di euro.
I progetti devono essere conclusi entro 30 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2025.
Spese ammissibli
Sono ammissibili le spese funzionali alla realizzazione dei progetti di cui sopra relative all’acquisto di beni e servizi con i seguenti limiti:
- servizi di progettazione nel limite del 2%
- suolo aziendale e sue sistemazioni nella misura massima del 5% dell’importo complessivo ammissibile
- fabbricati, opere murarie ed assimilate, nella misura massima del 50% dell’importo complessivo ammissibile
- macchinari, impianti, attrezzature varie nuovi di fabbrica
- spese per la digitalizzazione (esclusi i costi per l’intermediazione commerciale) nel limite massimo del 5%.
In cosa consiste l’agevolazione?
L’intervento pubblico consiste in un contributo diretto alla spesa (fondo perduto) concedibile nella misura indicata nella seguente tabella:
Dimensione aziendale | Interventi in aree 107/3a | Interventi in aree 107/3c | Interventi in altre aree |
Micro Impresa | 30%* | 25% | 15% |
Piccola Impresa | 23%* | 20% | 15% |
Media Impresa | 18% | 15% | 5% |
Grande Impresa | 10% | 5% | == |
*per la quota di investimenti relativi a interventi a supporto dell’innovazione digitale promossi da imprese micro e piccole in zona 107 3a, è riconosciuto un incremento del 5% del contributo.
A copertura della quota non coperta dal contributo diretto è prevista la concessione di finanziamenti agevolati in aggiunta a finanziamenti bancari, di pari importo e durata, concessi a condizione di mercato.
Le caratteristiche del Finanziamento Agevolato sono le seguenti:
– tasso fisso pari al 0,50% annuo
– durata non superiore a 15 anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di 36 mesi
– rimborso a rate semestrali costanti posticipate
Il finanziamento agevolato deve essere associato ad un finanziamento bancario a tasso di mercato, deliberato prima della presentazione della domanda, erogato dalla banca finanziatrice.
Il Finanziamento (agevolato + bancario), unitamente al contributo alla spesa non può essere superiore al 100% delle spese ammissibili.
Gli incentivi di cui sopra sono alternativi al tax credit e al fondo perduto di cui all’articolo 1 e non sono cumulabili con altri contributi, agevolazioni, sovvenzioni pubbliche concesse per gli stessi interventi e sono riconosciuti nel rispetto dei limiti di cui al Regolamento UE 1407/2013 (c.d. regime de minimis) e alla comunicazione della Commissione Europea 19 marzo 2020 C(2020) 1863 (c.d. temporary framework).
Come si ottiene?
La domanda è presentata al Ministero del Turismo a decorrere dalla data di apertura dei termini e con modalità che saranno successivamente determinate con apposito provvedimento.
Alla domanda andranno allegati i progetti e la delibera del finanziamento adottata dalla Banca Finanziatrice.
Gli incentivi sono concessi secondo l’ordine cronologico di presentazione, nel limite di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, 50 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025, con una riserva del 50% dedicata agli interventi volti al supporto degli investimenti di riqualificazione energetica.
Il ministero, anche per il tramite di un soggetto gestore incaricato, procede con l’istruttoria delle domande entro 60 giorni dal ricevimento della domanda e, in caso di esito positivo, trasmette la il parere a CDP che, entro i successivi 10 giorni, delibera il finanziamento agevolato.
Ricevuta la delibera del finanziamento da parte di CDP, il Ministero procede entro 60 giorni all’adozione del provvedimento di concessione in cui si specifica ammontare delle spese ammissibili, ammontare del finanziamento e durata, ed eventuali obblighi a carico del soggetto beneficiario.
Gli incentivi sono erogati sulla base di richieste di SAL in non più di due soluzioni più l’ultima a saldo.